Di mano in mano per Marino - performance e laboratori del collettivo artistico MEDUSE


 


Il collettivo artistico MEDUSE si è costituito a febbraio del 2020 per protestare

contro la chiusura e la sospensione delle attività del Museo Marino Marini di

Pistoia e per manifestare solidarietà verso le persone licenziate che vi

lavoravano.

Scegliendo di rispondere, con un gesto artistico dal nome DI MANO IN MANO

PER MARINO, alla volontà della Fondazione Marini di distruggere la memoria e

il futuro di questo museo, il Collettivo ha dato vita ad una serie di incontri aperti

alla cittadinanza. Durante questi momenti è stata realizzata una lunga striscia di

stoffa grazie ai materiali donati e assemblati da chi vi ha preso parte e si è via

via creata una comunità che ha dimostrato il legame tra la città, il museo e

l’artista Marino Marini.

A causa della pandemia di Covid19 l’evento performativo DI MANO IN MANO

PER MARINO conclusivo non ha mai avuto luogo.

Oggi, a distanza di due anni, il Collettivo MEDUSE riaccende l’attenzione sulla

questione lasciata in sospeso, con la volontà di portare a compimento l’azione

pubblica e partecipata, ridefinendone in parte sia modalità che contenuti, in

continuità con quelli che sono i valori dell’esperienza iniziale.

La visione, che ha motivato e sostenuto la scelta di non rinunciare all’azione

performativa sospesa due anni fa, è quella di una comunità in cammino che

mostra, nodo dopo nodo, quanto il legame non possa essere reciso da nessun

taglio. Dimostra altresì quanto questo legame si rafforzi e si rinnovi, anche

quando non è visibile. Il gesto artistico è la promessa di una collettività di

continuare a creare spazi e occasioni per ricordare l’appartenenza di questo

artista, Marino Marini, alla città di Pistoia, sua origine, sua casa, suo ombelico.

Ecco che, per tener viva la memoria e il legame che unisce indissolubilmente

Marino Marini e la città di Pistoia, il Collettivo si propone di dar vita ad una

serie di attività e azioni aperte a tutte le persone interessate a partecipare: a

laboratori didattici dedicati alle scuole del territorio, si affiancheranno

laboratori aperti alla città e momenti di condivisione e confronto.


Tutto questo porterà ad un evento, concepito come una performance artistica

della collettività, ospitato all’interno del Performance Art Festival 2022,

promosso dall’Associazione Culturale Centro Studi Ricerche Espressive,

all’interno del calendario di Toscaincontemporanea e GiovaniSì in

collaborazione con la regione Toscana e il Comune di Pistoia.


Nella giornata del 6 novembre, alle ore 15,30 una lunga striscia di stoffa (di circa un

chilometro e mezzo) - realizzata nel 2020 nelle serate aperte alla cittadinanza -

verrà accompagnata attraverso le vie del centro da chiunque vorrà e potrà

partecipare. Questo cordone andrà a collegare l'ex Chiesa del Tau alla scultura

del Miracolo, installata nell’atrio del Palazzo Comunale.


Ogni persona (di ogni età!) può partecipare nei seguenti modi:

- diffondendo l'iniziativa e gli eventi correlati tra i propri contatti

- partecipando ai laboratori aperti del 21 ottobre ore 18-20 presso la

Fabbrica delle Emozioni (via Antonelli 307) e del 29 ottobre ore 10-12

presso la Biblioteca San Giorgio (via Pertini)

- partecipando alla performance del 6 novembre in orario da definire

Si invitano pertanto le persone interessate a rimanere in contatto con il

collettivo MEDUSE tramite Facebook e Instagram, oppure scrivendo all'e-mail

medusecollettivo@gmail.com


La partecipazione alle azioni del Collettivo artistico è aperta a chiunque.

Non sarà possibile esibire bandiere o simboli che rimandino a partiti,

movimenti o gruppi politici.


MEDUSE collettivo artistico è stato fondato ed è composto da: Emanuela Baldi,

Ginevra Ballati, Sara Bargiacchi, Cristina Calamassi, Eleonora Chiti, Elisa

Gavazzi, Cecilia Lattari, Lucia Mazzoncini.

Emanuela Baldi: project manager, artista, insegnante.

Ginevra Ballati: artista visiva, illustratrice, educatrice museale

Sara Bargiacchi: artista, regista, videomaker, fotografa, musicista e attrice

Cristina Calamassi: lavora alla Camera di Commercio, nell'Area Tutela del

Mercato e Legalità

Eleonora Chiti: artista, fotografa ed educatrice

Elisa Gavazzi: sarta, tranfemminista-antispecista, artista

Cecilia Lattari: artista e performer, educatrice e formatrice teatrale, opera in

contesti sociali fragili e di margine, esperta in piante sacre e spontanee

Lucia Mazzoncini: artista, performer, operatrice di teatro sociale e di laboratori

artistici in contesti di marginalità


Il collettivo MEDUSE desidera ringraziare chi fino ad ora ha fornito materiali,

luoghi, partecipazione e supporto. Un particolare ringraziamento va a

Fondazione Lavoro Onlus per aver conservato in questi due anni le stoffe

raccolte e annodate per la performance.