Dea Culpa - estratto


Per un caso avverso, il fato che si mise per traverso, o la maledetta sfortuna la video presentazione di Dea Culpa che Chiara Daino, Franco Pezzini e io registrammo un paio di anni fa venne fuori con l'audio compromesso senza rimedio. Si vede che questo libro è affetto da mutismo selettivo. 

Che fosse una creatura strana - piena di denti, lische e spigoli taglienti - si era visto subito, mentre io e Chiara lo progettavamo. Una volta chiuso e mandato in stampa ha iniziato tutta una sua peregrinazione imprevedibile, perlopiù sotterranea. 

Tra quelli a cui ho messo mano è il libro a cui in assoluto sono più affezionata, quello che trovo più limpido, quello più immediato da fare e più difficile da presentare agli altri (come si presenta un libro sui sensi di colpa?). 

Ripubblico un'immagine presente al suo interno e un testo di Chiara (da avvicinare con la cautela e la devozione dovuta alle torpedini). 


QUI le informazioni tecniche e materiali e QUI il link per acquistare.



Endocardio Blues


S'i' fosse Testa, odierei 'l mondo

foss'io Ventre: lo somatizzerei

s'i' fosse Epato – mi maledirei!

Foss'io in Gamba, godrei l’affondo

s'i' fosse alla Mano, vivrei lo sfondo

perché tutt'i umani imbroglierei.

S'i' fosse 'mbecille, sa che potrei?

A nozze andrei [in esto girotondo]. 

S'i' fosse Seme – non sarei un padre

foss'io Tuba – mai sarei una madre.

Inutilmente sono; e non: sarei.


M’infossa il Cuore, ritmo fesso – e sia:

sono l’inferto secco! E senza poesia.

La cera – in viso – abbaia l’agonia. 

No. Non impanicare: «è colpa mia»!