Uno – Eillid Chaisfion

Il primo lavoro che ho fatto sul Ramo d’oro di Frazer è un Re di Nemi che risale al 2012. Erano anni che pensavo di dedicargli una serie e tra dicembre 2020 e febbraio 2021 mi sono decisa. 

Sono tempi strani e ho voluto assecondare le anomalie di metodo che mi si presentavano via via, quindi ho mescolato linee e stili diversi con un grado di sintesi nelle forme variabile. 

Ho lavorato solo con inchiostri neri, grafite e qualche particola di foglia d’oro. Il dialogo con il testo è molto libero, le licenze abbondano: non me ne vogliano gli studiosi frazeriani. Qui ho mandato a dormire la filologa.

Ho iniziato a disegnare dalla fine del testo, risalendolo a ritroso: questo è l’ordine che seguirò nel pubblicare le immagini. Scriverò qualche breve parola per ogni tavola, senza addentrarmi nei significati che peraltro non sempre collimano perfettamente. Del resto il mito è materia viva che non sta ferma, per sua natura cambia e si adatta.



 

Uno – Eillid Chaisfion

Dove si parla di anime che vengono nascoste all’esterno del corpo del loro proprietario. In questo caso il mostro marino di un racconto celtico cela la sua in un uovo che è dentro una trota che è dentro una cornacchia che è dentro a una velocissima cerva dai piedi bianchi che abita su un’isola.